Secondo gli ultimi report, sarebbero venute fuori nuove notizie in merito agli schianti che hanno visto protagonisti due Boeing 737 Max 8. Il tutto sarebbe avvenuto per causa del malfunzionamento di un sistema anti-stallo automatizzato che era legato ad un sensore di “angolo di attacco“.
Il sistema, che prende il nome di MCAS, non ha funzionato dunque a dovere e ai piloti non era stata insegnata la manovra in caso di malfunzionamento del dispositivo. Proprio tali cause hanno portato all’incidente che il 29 ottobre 2018 ha visto perdere la vita a 189 persone, e allo schianto in Indonesia di un altro volo dove hanno perso la vita altre 157 persone tra cui 8 italiani.
Boeing 737 Max 8: il sistema anti-stallo non ha funzionato, il velivolo è stato bandito e l’azienda si assume le colpe
Ma cos’è il sistema anti-stallo? E’ una componente applicata all’esterno del velivolo, la quale è collegata ai comandi centrali in cabina. Questa permette al sistema automatico di capire dove sta puntando il muso dell’aereo per evitare la fase di stallo.
L’amministratore delegato del colosso Usa, Dennis Muilenburg, parla in Senato: “Sappiamo di aver commesso degli errori. Li stiamo risolvendo. Abbiamo messo a punto dei miglioramenti per il 737 Max per assicurare che incidenti” come quelli di Lion Air e Ethiopian Airlines “non accadano mai più”, ha affermato nella sua deposizione al Senato americano. Boeing “può e deve fare meglio”, ha poi aggiunto il manager. “Siamo estremamente dispiaciuti per le famiglie che hanno perso i loro cari e siamo impegnati a recuperare la fiducia del pubblico”. Boeing si occupa di far volare in sicurezza milioni di persone ma “sappiamo che l’unico numero accettabile è zero incidenti”.