Durante quest’anno si sono susseguiti diversi fenomeni astronomici che hanno lasciato il pubblico a bocca aperta. Oltre al consueto passaggio delle Perseidi, nella Notte di San Lorenzo, quest’anno si è verificato anche l’arrivo di un bolide nella nostra atmosfera che ha suscitato moltissimo stupore in coloro che ne hanno potuto apprezzare il bagliore. Il fenomeno, presentatosi agli occhi degli spettatori la sera del 16 agosto, ha lasciato attoniti i cittadini della Sardegna, riuscendosi a distinguere anche da Francia, Svizzera, Spagna e Tunisia.
Storicamente, l’uomo ha iniziato ad interessarsi di questi eventi da quando ha percepito che potessero costituire una minaccia alla propria incolumità. Questo ha spinto la scienza a progredire, anche in tempi più remoti, e i più ambiziosi hanno iniziato a studiare le caratteristiche di tali fenomeni, per individuarne le peculiarità.
D’altra parte, sembra che negli ultimi tempi – nonostante ormai possediamo, rispetto al passato, tutte le conoscenze per controllare alcuni tipi di manifestazioni
astronomiche – tenda a diffondersi un allarmismo eccessivamente esasperato riguardo alcuni eventi che vedono, tra gli attori, la nostra Terra.Il fenomeno che ha preoccupato maggiormente il pubblico riguarda il potenziale passaggio ravvicinato di un asteroide nei pressi del nostro pianeta. Il corpo in questione è denominato QV89, ha un raggio di circa 30 m (ben lontano dal costituire una reale preoccupazione) e lo scorso settembre è transitato a circa 6 milioni di km dalla Terra.
La distanza di passaggio era tale da non costituire già alcun pericolo per la nostra incolumità, ma molte notizie sono rimbalzate nel web e pur di cercare una facile audience, hanno esasperato i caratteri di questo fenomeno.