La benzina viene mal vista dalla comunità di automobilisti e dai governi sempre più portati ad estromettere l’uso dei combustibili fossili quale mezzo di profusione dell’energia richiesta per il moto degli autoveicoli. Col tempo ci si è accorti che il gasolio non fa bene all’ambiente e ci si è quindi portati al nuovo trend del mercato EV con la speranza di ottenere veicoli a zero emissioni.
Mantenendo performance e libero accesso alle aree urbane ed extra urbane si è creduto che le componenti elettriche potessero essere la soluzione a tutti i problemi ambientali. Non è così, in luogo del recente confronto tra una dotazione endotermica
ed una corrispettiva elettrica che ha premiato il Diesel sopra ogni ragionevole dubbio. Considerando il ciclo di vita dei supporti ed una percorrenza annua media di 15.000 Km si è stabilito che le emissioni annue sono di molto superiori per l’elettrico, anche a causa dei processi produttivi che implicano l’uso di materiali dannosi per l’ambiente.Il prossimo passo saranno i motori ad idrogeno. La loro efficienza supera di gran lunga i limiti garantiti dall’elettrico offrendo al tempo stesso una ricarica veloce che si realizza in meno di 5 minuti. L’unico modello attualmente in commercio è la Toyota Mirai con sistema FCEV. Il suo mercato è limitato a Paesi ben specifici ma riveste grande interesse in Europa, dove si fa sempre più concreta la consapevolezza di adottare tale target di veicoli a sostegno della mobilità intelligente ed eco sostenibile.