Scienza e Tecnologia

Buchi neri: scoperto il più piccolo dell’Universo, è grande 3 volte il Sole

Lo studio dei buchi neri sta cominciando a portare pian piano i risultati sperati. Si è recentemente potuta osservare le prima “fotografia” che ne ritraeva uno grande circa 15 volte il Sole e adesso ne è stato rinvenuto uno assai più piccolo.

I cosmologi dell’Ohio State University avrebbero infatti rinvenuto un buco nero dalla grandezza tre volte superiore a quella del nostro Sole. Questo, presente nella nostra Via Lattea, è il primo di una nuova classe che verrà studiata approfonditamente in futuro. Non è infatti usuale trovare un corpo celeste di queste dimensioni. Solitamente infatti la loro massa varia da 5 a 15 volte quella del Sole.

Buchi neri: la fantastica scoperta degli scienziati americani

Gli scienziati hanno osservato nel tempo una grandissima quantità di buchi neri,

ma mai come questa volta si tratta di una scoperta unica. Quello recentemente scoperto avrebbe una massa di 3 volte superiore a quella del Sole, aspetto che lo rende di fatto il più piccolo mai studiato. I cosmologi ne osservano infatti di dimensioni che variano dalle 5 alle 25 volte quelle della nostra stella.

Non risulta purtroppo ancora chiaro agli scienziati come si formino questi buchi neri. Potrebbero infatti generare dall’esplosione di stelle alla fine del loro ciclo di vita. Al variare quindi della dimensione del corpo luminoso varia anche quella del corpo celeste che ne deriverà.

Un’altra curiosità è che prendendo a campione circa 100.000 stelle, molte di queste si trovavano proprio in un sistema binario con un buco nero. Per questa ragione gli scienziati hanno ricercato intorno ai corpi luminosi eventuali cambiamenti nello spettro. La variazione è infatti spesso indice della presenza di un corpo celeste non visibile ad occhio nudo.

Proprio così è stato identificato il nuovissimo buco nero. Lo spettrografo Tillinghast Reflector Echelle Spectrograph e il satellite Gaia hanno reso la scoperta possibile. Questa permetterà agli scienziati di scoprire con più facilità quali saranno le stelle destinate ad esplodere e quali andranno a generare una stella di neutroni o un buco nero.

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Pubblicato da
Niccolò Marrocco