Il 2020 porterà con sé diverse novità tra le quali anche l’introduzione di un nuovo standard per il digitale terrestre: il DVBT2. Ogni telespettatore interessato a guardare i propri canali preferiti, quindi, sarà tenuto a svolgere obbligatoriamente qualche modifica alla propria televisione così da non perdere il segnale e le trasmissioni. Ovviamente ci vorrà tempo prima che l’implementazione potrà essere definita completata al 100%, stando alle linee guida, infatti, questa si concluderà dopo due anni, quando dal 1° luglio i canali Rai e Mediaset potranno girare solo attraverso le nuove frequenze. Come si potrà, quindi, adattare il proprio device al DVBT2?
A differenza del 5G che potrà essere adottato a propria indiscrezione, il DVBT2 sarà obbligatorio per ogni utente. Per poter continuare a guardare la televisione, quindi, ogni persona dovrà prima effettuare una ricerca e capire se la propria televisione è stata prodotta prima o dopo il 2017. In base al responso le operazioni da fare si divideranno in due categorie.
Televisore prodotto prima del 2017:
Televisore prodotto dopo il 2017:
Questo sarà possibile grazie al fatto che, secondo normativa, tutte le televisione prodotte dopo il 2017 posseggono già, al loro interno, il supporto per il nuovo e recente codec HEVC DVBT2. In conclusione, il resto rimarrà invariato se non per la possibile aggiunta di qualche nuovo canale visto che le nuove frequenze forniranno spazio libero a sufficienza.