Tutte le applicazioni di messaggistica istantanea possono davvero essere il mezzo scelto dai traditori per andare ad inficiare un rapporto che si è sempre basato sulla fiducia e sul rispetto reciproco. Veramente spesso leggiamo in rete di tradimenti messi in piedi proprio su WhatsApp (sopratutto con il prossimo aggiornamento), con scoperte tutt’altro che beneauguranti all’apertura delle chat dell’applicazione stessa.
Prima di proseguire, è importante ricordare che spiare le conversazioni degli utenti potrebbe rappresentare un reato a tutti gli effetti, la violazione della privacy sta molto a cuore ultimamente, per questo motivo non ci assumiamo alcuna responsabilità sull’utilizzo delle informazioni contenute nell’articolo.
Per ottenere comunque il risultato sperato è possibile rifarsi alle cosiddette “app-spia“, ovvero applicazioni che tracciano le attività delle vittime. Le maggiormente utilizzate restano essere ikeyMonitor e WhatsAgent.
La prima non è altro che un vero e proprio software di spionaggio dal costo decisamente elevato, si parla di addirittura 20 euro al mese. WhatsAgent è invece più utilizzata e famosa per WhatsApp, consiste sostanzialmente nel salvataggio su un file log di tutti gli accessi della vittima all’applicazione di messaggistica istantanea, in questo modo sarà semplicissimo capire quando e come l’utente ha chattato, senza però avere effettivamente la possibilità di leggere nel dettaglio i messaggi scambiati, o comunque con quale altro numero di telefono ha intrattenuto recentemente una conversazione digitale (per questo bisogna affidarsi ad altro).