Gli utilizzatori di IPTV sono ormai alle strette: il famoso metodo per avere “tutti i canali più uno” a poco prezzo sembra essere stato bloccato su tutti i fronti, ma nonostante ciò sono molti gli utenti che non perdono le speranze. Dal Nord al Sud della penisola italiana sono in atto vere e proprie ricerche per trovare una soluzione ai blocchi imposti dalle maggiori società fornitrici dei canali originali, ma chi fornisce le magiche liste sembra non voler cessare il suo operato.
È ufficialmente risaputo che utilizzare un servizio IPTV è illegale; in realtà non è il servizio in sé e per sé ad essere identificato come un problema, ma bensì l’uso che se ne fa di questo: tra canali appartenenti ai cataloghi Mediaset Premium, Sky, DAZN e chi più ne ha più ne metta, il reato non si ferma a sanzioni di grado minore, ma prosegue ben più in alto.
Qualcuno è riuscito ad ostacolare il blocco? Beh, ci sono diverse voci in giro, ma secondo un metodo o secondo un altro, noi precisiamo ugualmente che sfruttare l’IPTV per guardare la TV illegalmente è un atto illecito perseguito dalla legge.
IPTV: le VPN sembrano essere la risposta ai problemi
Sono diversi gli utenti che online hanno ostentato di essere riusciti ad evitare i blocchi sulle liste IPTV attraverso l’utilizzo delle VPN.
Cosa sono queste ultime? Beh sono delle reti virtuali e protette utilizzate dalle persone per mascherare il loro IP; attraverso l’utilizzo di questo strumento, infatti, è possibile svolgere delle funzioni senza lasciare una traccia reale o quantomeno senza riuscire a fare intendere a chi legge i dati che quella persona siete voi e vi trovate in dato indirizzo.
Le VPN sono un’arma a doppio taglio: oltre ad essere a pagamento (esistono anche gratuite ma offrono prestazioni non sempre ottimali) molte volte sono risultate essere veicoli per rubare e diffondere dati personali. Ne vale quindi la candela? La risposta è chiaramente una, ma non tutti sembrano sposarla.