Chi ha aggiornato al nuovo OS cerca una soluzione ai problemi che potrebbe arrivare nei prossimi giorni dallo sviluppatore. In alternativa è possibile scomodare un nuovo metodo che ripristina la situazione garantendo per tutti la normale operatività con il proprio dispositivo. Ecco cosa e successo e cosa bisogna fare.
Chi usa il PC per lavoro ha la necessità di essere sempre online e pronto a riprendere l’attività in qualsiasi momento. A fronte dell’aggiornamento Windows 10
di questo mese proposto con le due patch in esame le cose sono cambiate. La prima versione del sopramenzionato pacchetto causa il blocco della Sandbox di Windows oltre che l’assistente personale Cortana e le connessioni Remote Desktop. L’assistente personale passa in secondo piano continuando a consumare batteria e caricando la CPU al 40%.Il secondo package non offre migliori prospettive per malfunzionamenti risalenti allo scorso mese di settembre. Gli utenti osservano ancora un notevole calo delle performance oltre a vari altri problemi di sicurezza che convergono in direzione dei computer con piattaforma logica a 32 bit.
Microsoft Corporation deve fornire un quadro chiaro della situazione e provvedere al rilascio degli opportuni correttivi. La soluzione definitiva potrebbe arrivare entro pochi giorni ma, se così non fosse, si può fare il downgrade OS con un ripristino del sistema allo stato precedente tramite le utility previste dalle opzioni di restore. Hai riscontrato questi problemi? Spazio ai commenti.