Nella comune visione del mondo automotive le vetture elettriche rappresentano il futuro dell’evoluzione tecnologica del settore. Il mercato dei motori Diesel viene messo in secondo piano da ambientalisti e governi convinti che la trazione endotermica sia pericolosa per l’ambiente. Alcuni studi condotti nella patria dei motori hanno dimostrato il contrario. Il rapporto sull’eco sostenibilità non è il solo tassello per continuare a scegliere l’auto a gasolio. I vantaggi del Diesel si desumono da 5 specifiche che lo rendono superiore, benché esista un nuovo motivo per non sceglierlo insieme alle componenti EV. Ecco quali sono.
Diesel: in attesa del motore davvero rivoluzionario c’è il flop in base 5 per il mercato elettrico
Forse le associazioni sono state troppo precipitose nell’elogiare l’impronta eco friendly delle auto elettriche. Non solo non sono migliori delle auto Diesel per consumi ed inquinamento, così come provato dalle analisi dei laboratori CES-IFO di Monaco di Baviera che stimano emissioni di monossido superiori alla media. Si considerano anche costi di acquisto e manutenzione maggiorati.
Le considerazioni sul fattore economico non mancano. Una vettura alimentata a batteria costa inevitabilmente più di una corrispettiva sorella a combustibile di pari caratteristiche. Al lordo degli incentivi, difatti, i consumatori continuano a preferire le auto a gasolio. Il che ci collega direttamente al quarto punto in questione.
Autonomia su strada per singola carica e ricarica elettrica. Questa è la maggiore discriminante per il passaggio al mercato EV. Le postazioni di ricarica sono rade lungo tutto il territorio nazionale. I distributori del diesel, al contrario, sono ben radicati da Nord a Sud. Affrontare un viaggio considerando più ricariche da diverse ore impone una accurata pianificazione e lunghe soste forzate alle aree di servizio. Nemmeno con la ricarica a casa le cose vanno meglio. In tal caso i tempi si allungano e la bolletta della luce lievita secondo fascia oraria di consumo.
I costi di ricarica, per ora bassi, potrebbero allinearsi con quelli del diesel o peggio ancora del benzina. Nulla di confermato ma presso le stazioni esterne le cose potrebbero cambiare radicalmente. Non va bene nemmeno sotto il profilo dei costi di gestione per una sostituzione programmata dei pacchi batteria di 10 anni, termine dopo il quale iniziano a perdere efficienza. A questo si sommano gli oneri per la manutenzione periodica ordinaria e straordinaria.
Gasolio ed elettrico KO: addio ad entrambi con il nuovo sistema a idrogeno per l’Europa
Serve un’ottimizzazione mirata dei processi che imponga uso di tecnologie di costruzione rinnovabili, più punti di ricarica ed un minore costo per KWh in fase di ricarica esterna. Tutto questo a margine del nuovo motore ad idrogeno, da vedersi come la vera rivoluzione del futuro a margine di una dotazione efficiente che offre una ricarica in circa 5 minuti e bassi consumi. Per ora c’è solo la Toyota Mirai, limitata alla vendita solo in alcune zone dell’Europa. Per il futuro si conta di portarsi sulla buona strada con un netto miglioramento dei sistemi per la mobilità intelligente su quattro ruote.