Il titolo potrà sembrare il solito acchiappa click è invece non è così. A parlarci dell’estinzione umana e delle sue probabilità ci pensa infatti l’università di Oxford in un suo recente studio. Questo numero, pari a 1 su 14.000 sarebbe infatti elevatissimo, specialmente se confrontato con la possibilità di essere colpiti da un fulmine o di vincere alla lotteria.
L’estinzione di massa è effettivamente un argomento ricorrente nella storia dell’uomo e ha origini antichissime, sia nella mitologia che nella religione. Ci troviamo inoltre in un periodo storico decisamente delicato, caratterizzato da un aumento dei meteoriti, cambiamenti climatici e prossimi al risveglio di alcuni pericolosissimi supervulcani. Non è quindi troppo difficile credere a quanto affermato dagli scienziati inglesi.
Estinzione umana: ecco lo studio delle probabilità degli scienziati
Per risalire al numero esatto di probabilità di un estinzione umana gli scienziati hanno analizzato l’effettiva riduzione della specie a seguito di disastri del passato. Il modello matematico è tarato su un arco di storia di circa 200.000 anni in cui l’uomo ha popolato il nostro pianeta, nei quali ovviamente si sono susseguiti una serie di cataclismi naturali più o meno gravi. In questo periodo impatti con asteroidi, eruzioni o terremoti hanno ovviamente diminuito drasticamente la popolazione mondiale, così come potrebbe ancora accadere.
Stando ai calcoli degli scienziati, la probabilità di una definitiva estinzione sarebbe di 1 su 14.000, il che rappresenta un dato abbastanza inquietante. La probabilità che un fulmine ci colpisca è infatti molto superiore e pari a 1 su 7000. Se fosse presa in considerazione tutta la nostra storia evolutiva invece, partendo dal primo Homo sapiens, il numero sarebbe addirittura più preoccupante.
La possibilità di estinzione salirebbe infatti a 1 su 870.000 all’anno. Lo studio di cui vi stiamo parlando è facilmente consultabile, è stato infatti pubblicato qualche giorno fa sulle pagine di Scientific Reports. Gli studiosi hanno inoltre sottolineato che nei calcoli si sia tenuto conto solo ed esclusivamente di un pericolo di origine naturale e non delle conseguenze di una manovra compiuta dall’uomo in un momento imprecisato.