Tra gennaio 2020 e luglio 2021 le emittenti TV passeranno al nuovo standard di trasmissione DVB-T2, liberando le frequenze su banda 700 Mhz destinate agli operatori 5G. In quei mesi verrà sancita l’obsolescenza di televisori o decoder che ricevono il solo segnale DVBT e per loro non sarà più possibile fruire del digitale terrestre.
La buona notizia uscita in questi giorni è che lo Stato ha stabilito un contributo economico per assicurare al maggior numero di cittadini di continuare a usufruire del servizio pubblico televisivo. Si parla di un fondo di 151 milioni di euro, come già fu stanziato nella legge di bilancio 2019 del Governo Gentiloni, e il MISE ha assicurato che pubblicherà un elenco di prodotti compatibili e attiverà un call center per fornire informazioni.
Di questo denaro, a favore delle famiglie che devono cambiare TV o decoder, verranno sbloccati subito 25 milioni entro dicembre 2019
, altri 76 milioni lo saranno per il 2020 e infine il restante sarà disponibile per il 2021 e il 2022.In attesa della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto, anticipiamo che la cifra di 151 milioni sarà sufficiente a coprire il fabbisogno di poco più di 3 milioni di famiglie aventi diritto, e molti rischieranno di venire inevitabilmente estromessi dal bonus contributivo.
Una volta che sarà sbloccata la questione legislativa, il bonus sarà fruibile soltanto con la dichiarazione della posizione contributiva delle famiglie come da soglie ISEE (sotto i 20 mila euro). Fatto questo, potrete recarvi in negozio con l’attestazione e ricevere lo sconto direttamente sul prezzo di acquisto del prodotto da voi scelto. Ricordate di selezionare apparecchi che riportano la dicitura DVB-T2 con standard H.265 HEVC.