Secondo un sondaggio del popolare network Bloomberg, negli Stati Uniti le auto elettriche di Tesla stanno minacciando le quote di mercato delle altre case costruttrici. Sebbene l’azienda di Elon Musk non riesca tuttavia a intaccare seriamente le vendite di grandi case come Toyota, chi ha motivo di preoccuparsi nei confronti di Tesla è un marchio come BMW.
Il sondaggio ha focalizzato l’attenzione su quali vetture gli attuali proprietari di auto elettriche Tesla possedevano prima di cambiare, e i risultati hanno permesso sia di stimare un futuro roseo per le vetture di Musk e sia quali marchi concorrenti sono più a rischio.
Come detto, i risultati di Bloomberg indicano in BMW la casa più vulnerabile. Trascurando chi ha cambiato una Toyota per Tesla, proprio il marchio tedesco è al secondo posto per vetture vendute in favore di un’auto a firma Elon Musk.
Di questo problema Toyota non può esserne preoccupata, poiché la quota di mercato del marchio giapponese negli Stati Uniti è 7 volte superiore a quella di BMW o Audi. Tuttavia, è curioso che dal sondaggio del network sia emersa una percentuale consistente di proprietari di Tesla che avessero già un passato di autovetture ecologiche.
Le statistiche raccontano infatti che chi acquista una Model 3 spesso proviene da una vettura come la Toyota Prius, la Nissan Leaf o la Chevrolet Volt. In alcuni casi si segnalano addirittura proprietari di auto elettriche che passano dalla Tesla Model S alla più tranquilla Model 3. Infine, vale la pena notare che il valore delle auto sostituite dalle vetture di Musk è spesso molto inferiore al prezzo di acquisto necessario alla Model 3 (35 mila dollari in USA, contro gli stimati 45.000 in Italia).