Il Boeing 737 è uno degli aeromobili più utilizzati al mondo, proprio per questo motivo i due disastri aerei che lo hanno visto coinvolto hanno generato non poco scalpore e preoccupazione tra i tantissimi utenti che ogni giorno si trovano a volarvici all’interno.
Nel corso del 2018/2019 si sono registrati due incidenti che purtroppo hanno portato alla morte di oltre 340 persone, la causa non pare essere stata un errore umano, a tutti gli effetti infatti gli ultimi rilevamenti hanno dimostrato che il sistema MCAS non ha funzionato correttamente. Questi è composto da un insieme di sensori che aiutano il pilota ad evitare le situazioni di stallo sia in volo che nelle fasi di decollo/atterraggio; nei suddetti casi l’MCAS avrebbe ricevuto valori errati, a causa del malfunzionamento dei sensori, con l’attivazione nel momento sbagliato ed una vera e propria “picchiata” con una forza di oltre 10 volte superiore alla normalità.
Boeing 737: ecco le novità dell’incidente
Boeing pare essere in parte colpevole della vicenda, secondo quanto emerso l’azienda avrebbe disattivato qualche mese prima la spia di segnalazione del malfunzionamento MCAS senza alcuna valida ragione (almeno così si pensa). In parallelo sono emerse conversazioni preoccupanti tra alcuni dipendenti, in cui già qualche anno fa si discuteva dell’affidabilità di un sistema che in alcune occasioni sembrava davvero fuori controllo.
Chiaramente gli investitori sono fuggiti a gambe levate, lasciando Boeing in crisi. Dal canto suo il CEO ha annunciato che i regolatori riapproveranno il Boeing 737 entro la fine dell’anno e tornerà ad essere l’aereo più sicuro di sempre.