Ancora oggi la gente ricorda il terribile disastro avvenuto 33 anni fa nella cittadina ucraina di Chernobyl. Lo scoppio del reattore 4 della centrale nucleare che si trovava a pochi km dal centro abitato ha portato con sé una scia di morti e di feriti. Negli anni essi hanno avuto problemi a seguito della contaminazione con le scorie radioattive.
Il mondo intero piange tuttora le vittime di quel terribile disastro e le popolazioni provenienti da tutto il globo temono più che mai la pericolosità dell’energia nucleare. Di fatto essa è una fonte energetica incredibilmente potente, quanto allo stesso tempo terrificante. Le fabbriche nucleari non vengono viste bene da parte dei cittadini, che temono che incidenti come quello avvenuto a Chernobyl, possano ripetersi in futuro.
Il disastro che ha reso la zona desertica, con una quantità di scorie radioattive ancora elevatissima nell’aria, è avvenuto per colpa di una reazione sbagliata fra l’idrogeno e la grafite presente nelle barre di contenimento del reattore. Lo scoppio ha colpito i cittadini che si trovavano nell’intero circondario per chilometri e chilometri. Ma ad oggi, come si presenta l’area?
Chernobyl: sono stati usati dei droni per studiare il territorio
L’università di Bristol, assieme alle autorità locali, ha effettuato degli studi per verificare lo stato dell’intera area a distanza di oltre 30 anni dall’incidente. Ciò che è stato osservato dalle termocamere poste su dei droni particolari, ha dell’incredibile. Le riprese sono state effettuate per un raggio di oltre 15 km. Le radiazioni sono ancora elevatissime, e in certi luoghi, come la Foresta Rossa, raggiungono picchi ancora ad oggi allarmanti.