L’unica cosa di cui siamo certi è che purtroppo in due incidenti hanno perso la vita oltre 340 persone, le cause non sono più ignote, ma sono da collegare direttamente al sistema MCAS installato sugli aeromobili. Questi, per chi non lo conoscesse, è composto da un insieme di sensori il cui scopo è proprio quello di impedire lo stallo dell’aereo, spingendo di fatto il “muso verso il basso”, in condizioni di decollo e atterraggio; stando a quanto scoperto, mentre l’aereo era in volo avrebbe ricevuto dei valori inesatti, con la conseguente picchiata con potenza addirittura 10 volte superiore alla normale discesa.
L’azienda si sta tuttora trovando al centro di una vera e propria bufera mediatica, prima di tutto per la decisione di disattivare la spia che avrebbe segnalato il malfunzionamento dell’MCAS (decisione presa in precedenza). In secondo luogo anche per le conversazioni digitali di due dipendenti, trapelate nell’ultimo periodo, e risalenti a qualche anno prima la data dei disastri. Boeing pareva essere a conoscenza dei problemi dell’MCAS, lo stesso revisionatore interno lo aveva definito ” potenzialmente fuori controllo” in varie occasioni.
Gli investitori hanno abbandonato l’azienda al proprio destino, ma pare essere pronta a risollevarsi, i regolatori dovrebbero riapprovare il Boeing 737 entro la fine dell’anno, con il nuovo debutto in volo a partire dal 2020.