Riuscire a scindere una mail ufficiale da un tentativo di phishing non è cosa facile, specialmente al tempo in cui al discussione sul pagamento del canone RAI è passata come ordine del giorno al Governo insieme alla questione bollo auto. Stavolta abbiamo la certezza che il messaggio è un tentativo di attacco. Il servizio di radiotelevisione italiana non ha confermato alcun rimborso a favore dei clienti.
Ciò a cui bisogno prestare attenzione è il mittente del messaggio che si presenta come “RE: Rimborso RAI – A8005W”. Letta in questi termini la posta in arrivo potrebbe denotare caratteristiche ufficiali, se non fosse per la presenza di un link sospetto che infetta chiunque tenti di accedere alla pagina. Alla fake news si aggiunge il pharming che dirotta l’utente verso un sito in copia carbone dell’originale ma concepito dagli hacker per estrarre dati personali e dai conti in banca.
A tal fine si ricorda che né RAI né alcun istituto bancario o postale agisce in detti termini. Comunicazioni del genere si considerano sempre alla stregua di una bufala voluta al solo scopo di richiedere dati sensibili. Lo stesso potrebbe avvenire via SMS.