Lasciare lo smartphone in carica la notte può rappresentare un rischio concreto per noi stessi e per il dispositivo. Il desiderio di avere un telefono sempre pronto ad offrire il 100% di carica al mattino è irrefrenabile. Ma questo è sbagliato, e non solo per il rischio di incorrere in un pericoloso incendio. Ecco cosa hanno detto gli esperti dopo lo studio sui fenomeni chimici che si scatenano nel corso della ricarica.
Ricarica la batteria dello smartphone: attenzione al collegamento notturno, ci sono dei rischi
Un tempo eravamo abituati ad essere spensierati per quanto riguardava l’utilizzo del telefono a lungo termine. Ma allora erano giusto appunto telefoni e non smartphone. I moderni dispositivi sono assimilabili a veri e proprio computer. La loro potenza di calcolo e la capacità della batteria non è paragonabile a quella di un vecchio cellulare. Tale gap evolutivo ha richiesto batterie più capienti e maggiore consumo di energia. Si sono fatti strada i sistemi per la ricarica rapida e tutta una serie di evoluzioni che hanno stravolto il nostro approccio al device.
Una delle cose più sbagliate che si può fare è quella di pensare che il 100% dell’indicatore sia un bene. Non lo è per due motivi fondamentali. Il primo è dovuto al fatto che lasciando il telefono in carica di notte si rischia un’esplosione che potrebbe causare un incendio. Il secondo è dovuto ad un’analisi sulla salute del telefono che diminuisce all’aumentare del numero di ricariche complete della batteria. Gli esperti stimano una durata media dei supporti di due anni prima che perdano capacità. Quest’ultima si può incrementare ricaricando tra il 20 ed il 75%.
Alcuni smartphone come il OnePlus 7T Pro integrano un microcircuito in grado di mantenere stabile il livello di corrente cosicché non si verifichino problemi. Ma non è sempre così ed il prezzo da pagare è la sicurezza personale e quella del dispositivo in uso. Pensateci bene visto che oltretutto non è semplice sostituire la batteria.