Da qualche settimana a questa parte, si è diffuso il panico a seguito di un annuncio piuttosto preoccupante. Secondo diverse testate, infatti, sarebbe arrivata a breve una tempesta solare che, con il suo carico di onde elettromagnetiche, avrebbe messo in ginocchio molta parte dei nostri sistemi di comunicazione.
In realtà, nonostante la notizia possa sembrare fondata, la Terra risulta soggetta a questa eventualità in ogni momento (perché una situazione del genere dipende dall’attività solare, che peraltro attualmente risulta in un momento di bassa intensità). Oltretutto, in questo periodo potremmo esserne investiti con la stessa probabilità con cui questa “calamità” si è verificata in altri momenti storici del nostro pianeta.
L’allarmismo diffusosi nell’opinione pubblica, dunque, appare del tutto ingiustificato, specie se si va ad indagare l’origine di questa notizia, che potremmo a tutti gli effetti definire una fake news.
Sembrerebbe il risultato della distorsione di una notizia vera, riportata da Ansa qualche giorno fa e volutamente travisata per creare panico fra gli utenti.
Tempesta solare in arrivo? Ecco qual è la verità
Nelle scorse settimane, l’agenzia Ansa ha riportato la notizia della pubblicazione, da parte del Journal of Space Weather and Space Climate, di un paper in cui si sollecitava la messa in sicurezza delle infrastrutture elettriche che potrebbero subire danni da una possibile tempesta solare.
Non si parla di nulla di imminente, ma costituiva una serie di linee guida inviate all’Agenza Spaziale Europea (ESA) e ad altri centri di ricerca spaziali per essere pronti ad una eventualità che, effettivamente, qualora si verificasse senza la giusta preparazione potrebbe creare non pochi disagi.
Eppure, questa notizia è stata interpretata come la prova di un’imminente catastrofe, per cui risultava necessario correre ai ripari.
Niente di più sbagliato, insomma: possiamo continuare a dormire sonni tranquilli, nella speranza che l’appello lanciato alle nostre istituzioni venga colto nella maniera più opportuna.