Dopo tutti i recenti casi del 2019 in cui abbiamo più o meno rischiato concretamente di venire colpiti da un asteroide letale, gli astrofisici mettono in cascina un altro oggetto pericoloso che ipoteticamente nel 2032 potrebbe azzerare la nostra civiltà. Si tratta di un grande corpo celeste, denominato 2013 TV135 per l’anno della sua scoperta, che misura circa 410 metri di diametro.
Ebbene, numeri alla mano per asteroidi del genere, se dovesse impattare sulla Terra come previsto nel 2032 potrebbe provocare un’esplosione paragonabile a 50 bombe atomiche. Per ora è vero che le probabilità che 2013 TV135 possa impattare sulla Terra siano piuttosto basse, quantificate in 1 su 63.000 secondo la “scala Torino” di riferimento, ma i suoi effetti potrebbero essere devastanti.
Un asteroide come questo o, peggio, uno di dimensioni maggiori causerebbe dei seri stravolgimenti a livello climatico a seconda dell’area dell’impatto
. Numeri alla mano, nel caso impattasse un corpo celeste grande 2 km di diametro si produrrebbe una reazione a catena che oscurerà i raggi solari riportandoci all’era glaciale e all’età della pietra. La Terra si troverebbe costretta ad affrontare un lunghissimo periodo invernale con temperature costantemente e molto al di sotto dello zero.In condizioni del genere, le attività umane dei pochi sopravvissuti sarebbero ridotte al minimo, l’agricoltura spazzata via e la produzione di energia elettrica sarebbe possibile nelle poche centrali rimaste illese dall’impatto. In questo scenario apocalittico la comunicazione globale sarebbe azzerata e si tornerebbe a vivere e scambiare informazioni all’interno di piccoli gruppi.
Tempo permettendo, e sperando che l’atmosfera del Pianeta sia ancora respirabile, l’essere umano dovrà ricostruire un’intero secolo di tecnologia.