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Smartphone intercettati: linee Tim, Wind, Tre e Vodafone spiate

Ad oggi, purtroppo, navigando per il web ci si imbatte molto spesso in decine e decine di truffe di ogni genere il cui unico scopo è quello di compromettere la nostra privacy e, di fatto, l’integrità dei nostri dati più sensibili. Sfortunatamente tutto ciò accade ogni giorno proprio davanti ai nostri occhi e, nella maggior parte dei casi, siamo proprio noi utenti a compromettere la nostra intimità attraverso le molteplici informazioni personali pubblicate sui social.

Spesso, dopo essere stati violati nella propria privacy, centinaia di migliaia di utenti iniziano seriamente a credere che qualcuno, o qualcosa, stia spiando il loro smartphone personale. Fortunatamente, però, se siete fra questi utenti sappiate che i nostri Smartphone ed i nostri operatori telefonici forniscono delle valide soluzioni per correre ai ripari. Scopriamole di seguito

Smartphone intercettati: ecco come scoprire se siamo spiati

Scoprire se il proprio smartphone è stato intercettato negli ultimi mesi non è un’operazione complessa. Per farlo, infatti, bisognerà inserire all’interno del tastierino telefonico le seguenti stringhe di caratteri numerici:

  • Il primo codice da digitare è *#21#. Questo’ultimo ci permette di scoprire se la nostra linea è stata intercettata e, in particolare, se è attiva una deviazione delle chiamate o degli SMS verso un altro numero.
  • Si il primo codice è risultato positivo, bisognerà digitare anche *#62# per scoprire di fatto verso quale numero la deviazione è attualmente in atto.
  • Il terzo codice è *#*#4636#*#*. Quest’ultimo risulta essere quello più completo e può tornare realmente utile a tutti gli utenti e ad i loro smartphone. Attraverso questo codice è possibile accedere a diverse informazioni in maniera molto semplice semplice; digitata la stringa, infatti, l’utente sarà informato con dei parametri tali per comprendere se la propria linea è intercettata o meno. Concludiamo col dire che quest’ultimo codice, però, è valido solo per l’utenza in possesso di uno smartphone Android.
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Pubblicato da
Alessandro Caperchio