Secondo gli esperti, negli ultimi anni ci sarebbe stato un incremento importante dei casi di malattie tropicali. Una delle principali cause, oltre ad i cambiamenti climatici sono le zanzare. Questi fastidiosissimi insetti sono infatti portatori sani e rischiano seriamente di compromettere le nostre vite. Alcuni studi hanno evidenziato il prepotente ritorno della malaria o della febbre dengue, che causano ogni anno oltre 700 mila morti.
In Brasile si sono inoltre registrati casi di zika e di chikungunya che dal 2015 a oggi hanno aumentato le nascite di bambini affetti dalla microcefalia. L’Oms ha puntato il dito sulla diffusione della febbre dengue, vista la mole di persone che rischierebbero di contrarla. Si parla di circa la metà della popolazione mondiale, indipendentemente dal luogo.
Zanzare: i rischi di una puntura potrebbero essere peggiori del previsto
L’Oms sta studiando i rischi e le malattie trasportate dalle zanzare, che potrebbero seriamente mettere in pericolo l’umanità. In alcune zone del nostro pianeta, come ad esempio il subcontinente indiano, sono le più a rischio. La possibilità che qui scoppi un focolaio di un epidemia di febbre dengue è infatti altissima, come testimoniano i dati raccolti fino ad oggi.
Da gennaio 2019, solo in Asia meridionale, sono stati più di 92.000 i casi accertati e il numero è in continuo aumento. Recentemente si è infatti passati a 1500 ricoveri ogni giorno per la febbre dengue, in incremento che non può che spaventare. Per ovviare al problema si sta studiando una soluzione che vedrebbe l’impiego di zanzare maschio sterili. Inserendole in natura, avverrebbero accoppiamenti senza prole, con conseguente diminuzione della specie.
In alcuni paesi questo test sta già trovando i consensi necessari e inizierà a breve la sperimentazione. La dengue e la zika vanno debellate rapidamente, prima che i viaggi o le zanzare riescano a portare il virus in altre parti del mondo. Le agenzie che collaboreranno nell’intervento saranno moltissime e daranno una mano importante nella corretta riuscita.
Il programma speciale di ricerca sulle malattie tropicali, l’agenzia internazionale per l’energia atomica, la Fao e l’Oms saranno il “dream team” che poterà avanti questo progetto. In agricoltura una tecnica del genere sembrerebbe aver dato oltre 60 anni di risultati e negli Stati Uniti sarebbe in parte stata utilizzata per eliminare gli insetti dalle colture.