Largo ben 130 metri e pronto a lambire l’atmosfera terrestre ad appena 2.500 chilometri dalla sua superficie, il temibile meteorite descritto dalla NASA ha poche probabilità di schiantarsi al suolo (1 su 3.800) ma resta comunque una possibilità. Classificato come NEO, acronimo di Near Earth Object, non è raffrontabile ad un corpo celeste estraneo “potenzialmente pericoloso”. Preoccupano le sue dimensioni molto vicine a quelle della Piramide di Giza
.A determinare l’impatto sono state NASA ed ESA attraverso lo studio del moto celeste realizzato tramite Jet Propulsion Laboratory. Come indicato dalle fonti, non si tratta di qualcosa di cui preoccuparsi. Difatti si è stabilito che per essere pericoloso un oggetto simile deve riportare un diametro di almeno 150 metri ma di per sé tale conformazione basterebbe per distruggere una intera città di medie dimensioni. L’energia potenzialmente sprigionata sarebbe di 230 chilotoni, pari agli effetti detonanti localizzati da una carica di tritolo da 230.000 tonnellate. Ben quindici volte più potente della bomba atomica lanciata su Hiroshima il 6 agosto del 1945. Per fortuna le probabilità sono poche ma comunque non trascurabili.