Sfortunatamente il Boeing 737 Max non è stato un velivolo molto riuscito per l’azienda americana. A causa di difetti strutturali, ci sono stati ben due incidenti che hanno coinvolto il modello sopracitato e che hanno portato alla morte di 340 persone. I disastri aerei sono avvenuti in Etiopia e in Indonesia e da allora gli utenti, e le compagnie partner dell’azienda hanno cominciato a vedere Boeing con un’altra luce.
La Faa ha effettuato diverse verifiche sui velivoli della società e son emerse un sacco di rivelazioni incredibili, a partire proprio dalla causa degli incidenti. A quanto pare è stato il sistema anti-stallo MCAS, montato pochi mesi prima sui velivoli 737 Max, a far perdere il controllo dell’aeromobile al pilota. Nonostante l’addestramento dei piloti, l’aeroplano non rispondeva più ai comandi e poco dopo il decollo ha iniziato a precipitare inesorabilmente schiantandosi al suolo.
Tale software è stato inserito a bordo dell’aereo per contrastare lo stallo di esso, in quanto aveva subito una modifica strutturale ai propulsori, fatta per contenere i consumi. Tale scelta è derivata dall’esigenza di Boeing di creare un velivolo in grado di consumare meno quantità di carburante, proprio come il rivale A320 Neo di Airbus. Purtroppo a nulla sono valsi gli sforzi, in quanto è costato la vita a numerose persone e questa scelta ha portato poi Boeing verso il baratro del fallimento. Le condizioni economiche in cui versa la società sono infatti molto pericolose.
Boeing 737 Max: il dirigente si assume la responsabilità dell’accaduto
Dennis Muilenburg, CEO di Boeing si è assunto la responsabilità dell’accaduto. E’ emerso inoltre che l’azienda avrebbe disattivato la spia dell’allarme dell’MCAS sugli aerei sopracitati senza una valida ragione. Le compagnie partner stanno man mano perdendo la fiducia nei confronti di un’azienda da sempre leader nel mercato, e stanno rivolgendo lo sguardo alla concorrente Airbus, che proprio negli ultimi mesi, ha superato sulle vendite la storica rivale.