La società di Mountain View negli ultimi anni si è dimostrata più sensibile che in passato verso la lotta alle fake news. D’altronde, è innegabile come nel decennio in corso sia cambiato notevolmente il modo di ricercare le informazioni, e grazie alla disponibilità di strumenti – sempre sotto mano – capaci di trovare le risposte che cerchiamo in breve tempo, il web e i social sono divenuti le nuove enciclopedie.
In un’epoca storica in cui l’informazione viaggia sempre più veloce, e in cui basta uno scroll sulla bacheca per saturare la quantità di dati che il nostro cervello può memorizzare ed elaborare giornalmente, diviene sempre più di vitale importanza riuscire a Conoscere, con la C maiuscola, nella maniera più corretta possibile.
Quale sarebbe questo “metodo” ideale? Confrontare le notizie basandosi su più fonti, così come anche leggerle dalle testate considerate più autorevoli in ciascun ambito. Ed è proprio su questo che si fonda la piattaforma Google News.
Recependo queste esigenze, e forte di poterle esaudire, Google ha quindi implementato diversi anni fa un proprio servizio, chiamato Google News
. Proprio ispirandosi alle necessità dell’informazione attuale, Big G ha inserito nella propria piattaforma due “percorsi” per raggiungere le notizie d’interesse.Il primo si chiama NewsCasts, e consente di consultare più fonti, confrontando le stesse notizie da più giornali online o siti web. Il secondo, invece, prende il nome di NewsStand: questo servizio permette di leggere fatti di cronaca, articoli tecnologici o qualsiasi argomenti si stia ricercando esclusivamente dalle fonti più attendibili.
Ad affiancare Google News, si aggiunge un altro servizio molto utile soprattutto a individuare le tendenze diffusesi tra gli utenti durante un determinato arco di tempo. Si tratta di Google Trends, che sfruttando i dati ricevuti in base alle visualizzazioni e alle ricerche, permette di focalizzare precisamente quali siano le parole chiave più cercate e le news più cliccate.
Per una ricerca finalizzata ad inquadrare i trend in base ad un pubblico più specifico, è possibile inoltre impostare dei filtri che delimitino lingua di appartenenza, o anche area geografica d’interesse oppure arco di tempo entro cui sono state effettuate tali ricerche.