Oggi usiamolo smartphone per ogni esigenza: per lavoro, nella vita privata, per giocare o svagare la mente nelle situazioni di attese quotidiane. Averlo sempre carico è diventata quindi, una prerogativa essenziale.
Per tale motivo le aziende produttrici di smartphone, hanno iniziato a rilasciare device con batterie sempre più capienti, con sistemi di ricarica veloci ed efficaci, ma non solo. Pensiamo alle società di accessori after-market per device, che saturano il mercato di powerbank, cavi per la ricarica veloce e spine con amperaggi esagerati.
C’è tuttavia, un’abitudine che non riesce a passare nel cuore degli utenti: stiamo parlando dell’uso comune di ricaricare lo smartphone nelle ore notturne mentre si dorme. C’è chi sostiene che una tale pratica sia sbagliata e dannosa per le batterie del telefono; c’è invece chi invece non da importanza a tale gesto, in quanto le nuove batterie sembrano fatte per durare a resistere a forti stress energetici.
Certo, le batterie non hanno una durata illimitata, pertanto gli utenti hanno paura a stressare eccessivamente i device con “botte di carica” eccessive e frequenti. Diversi anni fa infatti, lasciare per tante ore in carica il device, portava a saturare la capacità della batteria, e quindi a rompersi nel giro di poco tempo.
Ora invece non è più così. Le batterie sono fatte per resistere a numerose e frequenti cariche quotidiane, anche piccole. Basta pensare a quelle che avvengono mediante la ricarica smart nelle ore del giorno, o ai “boost” energetici che si possono avere negli smartphone come OnePlus, Samsung, Huawei. Qual è il sistema di ricarica che preferite? Fatecelo sapere nei commenti.