I due terribili incidenti avvenuti a distanza di sei mesi l’uno dall’altro e che hanno visto protagonista un velivolo dell’azienda costruttrice di aerei Boeing, hanno gettato nel panico gli utenti e le compagnie partner della società. Essa si trova infatti ad essere al centro della bufera mediatica, e si trova in condizioni finanziarie ed economiche gravissime.
L’aereo della discordia sembra essere proprio il modello 737 Max, che ha portato sull’orlo del baratro la società a causa di una costruzione da parte degli ingegneri troppo frettolosa e superficiale.
Da diversi mesi l’azienda propone idee e progetti per risollevare le sue sorti. Tra questi, pensiamo all’aereo a propulsione nucleare di cui vi abbiamo parlato qualche tempo fa. Nonostante ciò, ora gli utenti di tutto il mondo hanno paura di prender un aereo Boeing e le compagnie che avevano un accordo commerciale con essa, hanno optato per la concorrenza.
Dalla lettura delle scatole nere è emerso che il colpevole degli incidenti è stato il sistema anti-stallo MCAS. Tale software è stato immesso a bordo in versione preliminare e con una versione non stabile. Lo scopo del sistema sarebbe stato quello di tenere l’aeromobile in posizione sicura e bilanciata, a causa del sbilanciamento dovuto al cambio di posizione dei propulsori. L’azienda americana aveva fatto una simile operazione allo scopo di contenere i consumi di carburante, come il modello rivale della casa Airbus.
Purtroppo però il software non ha funzionato a dovere e ha portato l’aereo verso lo schianto dopo il decollo. Adesso Boeing sta lottando per riacquistare terreno e fiducia con gli investitori e con il pubblico. Riuscirà nell’impresa? Nel frattempo la concorrente Airbus ha di recente superato nelle vendite la storica società americana.