Secondo quanto riportato da alcune riviste online del settore, entrambe le aziende avrebbero commercializzato “prodotti difettosi” che potrebbero portare i consumatori a dover pagare fior fior di quattrini per risolverli. Nel caso di Renault ci troviamo di fronte ad un consumo eccessivo di olio da parte del motore stesso, ciò porterebbe ad una rapida usura e ad una rottura generale molto più semplice. Questi, secondo il mensile QueChoisir, sarebbe causato da una bassa pressione nel collettore di aspirazione, ciò porterebbe il motore a non riuscire ad immagazzinare aria sufficiente, con la conseguente depressione
all’interno dei cilindri (il modello in difficoltà sarebbe il 1.2 TCe 115 o 125CV).
Dall’altro lato troviamo Ford ed i suoi problemi legati alla fuoriuscita di acido da un polo della batteria; il rischio è di creare un cortocircuito con i fili elettrici, le conseguenze sarebbero devastanti, si andrebbe addirittura ad incendiare tutto il veicolo.
In entrambe le occasioni, è bene sottolinearlo, le aziende hanno smentito e minimizzato il problema ipotetico. Nessuna realtà ha richiamato vetture alla casa madre, se avete dubbi, paure o problemi dovrete recarvi personalmente presso il vostro meccanico di fiducia. Non create comunque allarmismi, potrebbero essere solo casi isolati (anche se le testate online parlano di oltre 400’000 veicoli coinvolti).