Tantissime sono le persone preoccupate per gli smartphone e le radiazioni che rilasciano; gli scienziati da sempre conducono studi a riguardo, ma fino ad oggi nessun risultato ha dato una conferma effettiva.
Nessuno studio rivela la nocività degli smartphone ne tantomeno il contrario; proprio per questo motivo è bene utilizzare questi dispositivi con prudenza per evitare di assorbire una quantità elevata di radiazioni.
Smartphone pericolosi: ecco cosa dice la scienza
Gli scienziati spiegano che ci sono smartphone che rilasciano una quantità maggiore di radiazioni rispetto ad altri modelli; ogni smartphone, infatti, prima di essere immesso sul mercato è controllato dall’Ufficio federale tedesco per la protezione dalle radiazioni; difatti, tutti i dispositivi sono accuratamente controllati perché non devono assolutamente superare i limiti previsti dalla legge europea: ovvero i 2W/kg.
La nota testata giornalistica Commify è riuscita ad accedere a questa lista stilata e continuamente aggiornata dall’Ufficio Federale tedesco e, così, ha pubblicato i modelli degli smartphone che rilasciano una quantità maggiore di radiazioni; in particolare: al primo posto c’è lo Xiaomi Mi A1 con 1,75W/Kg, a seguire troviamo il One Plus 5T con 1,68W/Kg e al terzo posto si classifica Huawei Mate 9 con 1,64W/kg.
Cosa fare per evitare di assorbire continuamente le radiazioni
Sono tantissimi i consigli che girano in rete per evitare di assorbire una quantità maggiore di radiazioni; per esempio, il California Departament of Pubblic Healt ha stilato una sorta di regole da seguire:
- Evitare di posizionare il telefono all’orecchio durante una chiamata perché, anche se per pochi secondi, le radiazioni arrivano al cervello; si consiglia, infatti, di utilizzare il vivavoce oppure le cuffie wireless.
- Evitare di conservare il telefono in tasche dei jeans o in quelle interne delle giacche per evitare il contatto con le parti intime e organi vitali come il cuore.
- Non tenerlo in carica di notte vicino il letto; l’ideale sarebbe quello di posizionarlo su un comodino distante, ma in alternativa è possibile anche utilizzare la modalità aerea.