Le SIM degli utenti TIM, Wind, 3 Italia e Vodafone sono state nuovamente colpite da una serie di truffe che questa volta coinvolge il credito residuo. Un’ondata di abbonamenti a pagamento, infatti, ha iniziato ad attivarsi senza alcun consenso sulle linee dei clienti, mangiando i loro soldi di nascosto e non lasciando loro neanche una notifica di tutto ciò.
Ovviamente questa è una pratica illegale sotto svariati punti di vista, ma ciononostante le autorità non sono riuscite ancora ad annullarla per salvaguardare la popolazione. Sempre più difficili da individuare, alcune volte passano persino giorni prima che un utente si accorga della presenza di tali abbonamenti e, giunti a quel momento, ogni sforzo è vano visto che il rimborso si può ottenere solo in tot. ore. Scopriamo, quindi, come evitare di cadere in tali trappole e difendere i propri risparmi da questi malevoli attacchi.
Truffe sul credito residuo di TIM, Wind, 3 Italia e Vodafone: ecco come salutarle per sempre
Ogni operatore telefonico potrebbe agire in automatico eppure, ancora oggi, tutto ciò non succede. Per fortuna esiste uno strumento in grado di tutelare chiunque, ma per la sua attivazione sarà necessario richiedere assistenza.
Una volta ottenuto il numero del proprio servizio clienti, ogni utente TIM, Wind, 3 Italia o Vodafone interessato sarà tenuto a contattare un operatore. Così facendo rientreranno nelle sue facoltà la possibilità di:
- chiedere un eventuale disattivazione degli abbonamenti truffaldini;
- domandare per l’attivazione di un blocco contro tali attivazioni;
- chiedere un rimborso, il quale verrà erogato solo se effettuato entro 24 ore dall’attivazione.