Cristiano Amon, presidente di Qualcomm, ha parlato a un evento delle prospettive future che il 5G potrebbe riservarci, osservando che le reti di quinta generazione copriranno le grandi aree metropolitane già nel corso del prossimo anno per poi arrivare alla copertura globale dal 2021 in poi.
Tornando al 2020, la banda intermedia sotto ai 6 GHz riservata al 5G sarà disponibile da subito in moltissime nazioni, mentre la particolarità di Giappone, Corea del Sud e Russia è che saranno in grado di mettere di usufruire da subito delle frequenze ad alta velocità su banda millimetrica nei 26 GHz. Possibilità che il resto d’Europa potranno sfruttare soltanto nel 2021 inoltrato, anno in cui anche l’Italia dovrebbe liberare lo spettro delle MiMO.
Tuttavia il futuro roseo prospettato sul 5G da parte di Qualcomm è soggetto a dei possibili ritardi dovuti a situazioni politiche poco favorevoli, laddove Francia, India o Belgio hanno mostrato delle resistenze allo sviluppo della nuova rete posponendo le aste di assegnazione delle frequenze.
L’analisi di Qualcomm ha una caratura di sicuro valore, visto che domina il settore con le forniture di chip 5G e di IP a operatori telefonici e produttori. In particolare, Cristiano Amon ha dichiarato che il 5G sarà supportato dai loro prodotti realizzati nel corso del 2020: ad esempio tutti i chip delle serie Snapdragon 6xx, 7xx, 8xx includeranno modem abilitati alla rete di nuova generazione a prescindere dall’effettiva possibilità di sfruttarli in determinati paesi.
Il 5G per Qualcomm rappresenterà un’occasione di crescita sul mercato dei PC e dei notebook sfruttando la collaborazione con Microsoft e Lenovo, ma l’azienda strizza l’occhio ai veicoli a guida autonoma e alla connettivià smart guidata dalle intelligenze artificiali