Ricevere delle proposte commerciali non è così assurdo, infatti sono diversi gli utenti che ogni giorno vengono contattati da operatori telefonici e call center vari. Nel corso del tempo, a far accrescere la preoccupazione verso queste operazioni, però, sono intervenute delle truffe che spesso e volentieri hanno finito col incastrare numerosi utenti in dei contratti non voluti e che, purtroppo, si sono rivelati impossibili da perseguire penalmente. L’operato dei call center fittizi, da anni a questa parte, non ha mai avuto una fine e sebbene siano stati diverse le azioni intraprese dalla Polizia Postale, ancora oggi qualche mascalzone le opera. Tra le più rinomate vi è senza ombra di dubbio “la truffa del sì“.
Call center e truffe telefoniche: ecco come funziona quella del “sì”
La truffa più diffusa nel campo delle frodi telefoniche è quella del “sì”. Quando qualcuno legge come questa si avvia e si verifica rimane, spesso e volentieri, basito poiché sembra uno scherzo, ma purtroppo così non è.
La vecchia e tanto pericolosa frode di cui stiamo parlando altro non fa che far pronunciare l’affermazione tanto desiderata alle vittime, così da poterla poi usare come arma a loro discapito. In che modo? Beh, alterando le registrazioni telefoniche.
La truffa telefonica operata dai call center, infatti, si articola in due fasi: quella della chiamata e quel montaggio telefonico. Alla fine del processo il tutto farà apparire la vittima interessata ad ottenere un nuovo abbonamento. Quali sono i maggiori rischi? Quello di trovarsi a casa delle bollette inattese in primis per non parlare di eventuali penali da pagare nel caso di rescissione del contratto.
Prestate, quindi, molta attenzione a come rispondere alle telefonate.