Coloro che sfruttano le liste si collegano in streaming a server pirata da cui partono i video che poi vengono ricevuti direttamente sui dispositivi mobile. Ogni canale corrisponde esattamente ad un link, di conseguenza è necessaria una connessione dati attiva per riuscire a garantirsi l’accesso diretto.
D’altro canto, tuttavia, anche i più inesperti sanno che nel momento in cui l’utente si collega alla rete sarà sempre riconoscibile per mezzo del cosiddetto indirizzo IP, un codice univoco assegnato dal modem d’accesso che nessun altro terminale ha nel mondo.
La consapevolezza di compiere un’azione completamente illegale ha portato gli utenti a voler nascondere l’IP, ma come fare?
Semplice, tramite l’utilizzo delle VPN; le virtual private network non sono altro che reti private atte ad oscurare proprio il famigerato IP (acronimo di internet protocol) e le attività svolte in rete. Teoricamente il consumatore potrebbe navigare in incognito senza temere che collegandosi ad un determinato server altri utenti possano risalire a lui o alla sua posizione.
Una cosa è certa, che vi colleghiate tramite VPN o senza, non commettete alcun reato, le conseguenze potrebbero essere davvero tremende.