Negli Stati Uniti, e più precisamente nella sperduta contea di Pocahontas in West Virginia, il wifi è una rete illegale per tutta le persone che abitano la piccola cittadina di Green Bank. Ora se tutto ciò non fosse già di per sé assurdo, la decisione dello sceriffo di contea di mettere fuori legge la connessione wireless va inserita in un contesto in cui la comunità non usa radio, TV e nemmeno computer.
La stranezza di questi abitanti sta nel fatto che la maggior parte di loro crede di essere malata di “elettrosensibilità”: una patologia che di fatto non esiste, ma che a Green Bank si si sta diffondendo sulla scorta in realtà di un fenomeno che c’entra poco con disturbi fisici.
Infatti a Green Bank la legge che impone che non ci siano smartphone, computer, connessioni WiFi, televisioni o radio, ma il motivo è il grosso telescopio che campeggia nella cittadina. Un dispositivo per l’osservazione del cosmo molto speciale, così speciale che gli scienziati trovarono un’interferenza che ne vanificava il lavoro proveniente dal motore di alcuni ventilatori a batteria.
Il Wifi diventa illegale: ecco le misure adottate in queste città
A dispetto delle persone che credono di essere malate, le leggi di Green Bank proteggono l’operato del Robert C. Byrd Green Bank Telescope, il più grande radiotelescopio al mondo, da qualsiasi tipo d’interferenza.
Dunque, se abitate a Green Bank e volete comunicare con qualcuno, l’unico modo è andarci a parlare di persona, e nella casa del vostro amico non troverete alcun forno a microonde, frigorifero smart, radio etc. E non vi ci siete recati con un’auto con sistemi elettrici. D’altronde i 100 metri di diametro del telescopio montati sulla struttura mobile unica al mondo servono a captare le onde elettromagnetiche provenienti da esseri intelligenti su altri pianeti.
Sempre a Green Bank, lo storico scienziato Frank Drake scrisse la celebre “equazione di Drake” per calcolare la possibilità d’incontrare vita extraterrestre. Il radiotelescopio Robert C. Byrd permette agli astronomi di trovare, osservare e raccogliere dati su oggetti spaziali che emettono onde radio anche molto deboli, come le stesse pulsar e altri oggetti lontani miliardi di anni luce dal nostro pianeta.