Purtroppo lo sappiamo, il Google Play Store di Android non è esattamente il market di applicazioni più sicuro presente sul mercato. Per carità, Google ci prova a tenere sotto controllo il tutto, ma per via delle sue politiche, risulta molto difficile. È un gigante al cui suo interno arrivano centinaia di nuove applicazioni al giorno; tenerle sotto controllo tutte è impensabile. Per fortuna ci sono le società di sicurezza, per lo meno finché vengono ascoltate.
Molto volte si viene a scoprire che un applicazione presenta un malware, o altri problemi di questa natura, solo dopo mesi che il problema è stato risolto. Come mai? Perché le società sopracitate comunicano prima a Google le loro scoperte così da dargli il tempo di sistemare. Finito un periodo, di solito tre mesi, pubblicano le loro scoperte. Di solito è così, eppure secondo Check Point, alcune app famose presentano alcune falle scoperte anche cinque anni fa.
Secondo alcuni ricercatori nel campo, sul Google Play Store ci sono 800 applicazioni popolari che sono state scaricate oltre 5 miliardi di volte nel complesso è che presentano criticità di diverso tipo. Tra queste troviamo dei veri pesi massimi come Facebook, Messenger, Instagram o AliExpress.
Il problema principale risiede nelle librerie usate dagli sviluppatori che vengono usate per abilitare alcune funzionalità. Alcune di queste librerie presentano delle criticità che vengono copiate nel momento in cui le si prende a modello. C’è da dire che alcune società, come Facebook, affermano di essere a conoscenza di questi potenziali falle, ma per via delle codifiche personalizzate, le loro applicazioni sono sicure. Google sta ancora investigando in merito.