controlli fiscali banca Un ferreo regime di controlli fiscali è stato deciso dall’Agenzia delle Entrate. Scopo della storica manovra è il contrasto al sempre crescente fenomeno della cosiddetta evasione fiscale. Si mette in atto la versione 2.0 delle verifiche, ora facente capo ad un algoritmo software che esamina ogni spesa ed ogni entrata giornaliera su conti correnti e carte di credito/debito/prepagate. Ecco come funzionerà.

 

Controlli fiscali a tappeto: Agenzia delle Entrate non sente ragioni, ecco il sistema aggiornato

In una fase precedente avevamo conosciuto il redditometro. Questa soluzione è stata accantonata poiché ritenuta inadeguata per stabilire una time line corretta per il rapporto entrate/uscite. A mesi di distanza si introduce quindi il nuovo evasometro. Questa strategia promette zero errori di valutazione ed è rivolta a dipendenti del settore pubblico, disoccupati, liberi professionisti ed aziende.

Dopo i controlli della sezione Tributaria della Guardia di Finanza si è messo in piedi un sistema praticamente infallibile per mettere la parola fine alle tasse non versate. Si tratta di una soluzione tecnologia con software in grado di registrare ogni movimento in tempo reale per conti in banca ed altre carte associate.

Seguendo uno schema di controllo predefinito garantirà un resoconto affidabile. Ogni illecito verrà segnalato prontamente all’autorità finanziaria ed eventualmente ripreso da un controllore umano per ulteriore verifica manuale. Chi non sarà in regola verrà sanzionato come previsto.

Una situazione del genere non è da prendere alla leggera in quanto in questo quadro finanziario rientra tutta una serie di problemi. Si pensi ad esempio all’eredità di beni mobili ed immobili ottenuti per successione. In questi casi la dichiarazione dei redditi muta ed è possibile che scattino ulteriori controlli.

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