Hai richiesto una nuova SIM ricaricabile o sei passato ad un’offerta più conveniente? Potresti avere problemi con il credito residuo se hai scelto di far parte di TIM, Wind, Tre e Vodafone.
Nel contesto degli operatori reali fa eccezione soltanto Iliad. Gli altri gestori non mantengono alto il nome della trasparenza ed usano dei servizi nascosti che gli utenti attivano senza volerlo. Come si è potuto intuire si tratta di abbonamenti a pagamento. Arrivano a spillare parecchi soldi dopo un click che non offre alcuna notifica. Semplicemente si attivano consacrando così una sorta di tacita truffa sui numeri di telefono.
Dopo la sconcertante notizia molti si disperano cercando un modo di bloccare i costi di servizi Premium come meteo, oroscopo, suonerie, immagini e musica. Il sistema esiste e vi diciamo di più: si può ottenere il rimborso totale di quanto speso, ma solo ad una condizione. Vediamo quale.
Come ottenere il rimborso per la truffa del credito Vodafone, TIM e Wind Tre
Partiamo col dire che la soluzione adottata all’unanimità dagli operatori è come minimo scorretta. L’utente non viene avvertito del fatto che insieme alle offerte viene attivato anche un servizio chiamato MobilePay. Prevede abbonamenti aggiuntivi non necessari. Tale piattaforma è comune a tutti, anche a Fastweb che sta per diventare il nuovo operatore reale in Italia. Attraverso banner pubblicitari cadiamo in trappola. Solo il nostro operatore può salvarci ma dobbiamo essere noi a prendere l’iniziativa.
Per sospendere i prelievi indesiderati occorre contattare quanto prima possibile il Servizio Clienti. Si usano i contatti conosciuti che possono passare per email, numeri di telefono gratuiti, call center o chatbot su WhatsApp e Facebook. A questo punto non serve altro da fare se non inoltrare la richiesta di disattivazione permanente che se pervenuta entro 24 ore dal prelievo garantisce anche la restituzione dei soldi ingiustamente spesi.