L’avvento del 5G porterà notevoli rivoluzioni in moltissimi ambiti. A cominciare dalla quotidianità di ognuno di noi, con l’Internet of Things, andrà poi ad includere (come già sta avvenendo) realtà sempre più ampie con applicazioni tra le più disparate.
Potrebbe essere utilizzato, ad esempio, nell’industria cinematografica e nello spettacolo: grazie al 5G, Vodafone sta consentendo alla tredicesima edizione del talent X-Factor di produrre effetti visivi e sonori mai visti prima. Per non parlare dell’ologramma di Gianna Nannini, che si è materializzato sul palco di Monza mentre lei era in collegamento da Berlino.
L’attivazione della nuova rete ha comportato però notevoli investimenti da parte degli operatori aggiudicatari dell’asta per le frequenze. Complessivamente si parla di un esborso pari a 6,5 miliardi di euro, di cui 2,4 sono stati spesi a testa da Tim e Vodafone.
Questo comporterà nei prossimi mesi diversi cambiamenti, volti a recuperare gli investimenti fatti.
Una delle strategie che gli operatori potrebbero mettere in atto per arginare la spesa su alcuni fronti sarebbe lo switch-off del 3G. Si tratterebbe di una misura intesa a ridurre il gettito di denaro profuso per una connessione che ormai non ha futuro. Secondo alcune indiscrezioni, infatti, le società di telefonia starebbero già pensando ad un futuro spegnimento delle frequenze 3G.
Benché l’annuncio possa terrorizzare i molti utenti che ancora utilizzano questa rete, vogliamo rassicurarvi sul fatto che questa eventualità sarà comunque vagliata nei prossimi mesi ma per la sua effettiva realizzazione potrebbero volerci ancora anni.