Lo shift verso la nuova rete avverrà a partire dal prossimo 2020, periodo nel quale le emittenti televisive traslocheranno adottando il DVB-T2 per fare spazio alle frequenze utilizzate dagli operatori telefonici. La novità, tuttavia, dovrebbe riguardare anche la rete 3G; secondo quanto trapelato, infatti, ad oggi il mantenimento porta le aziende a dover sborsare cifre considerevoli, quando in realtà sono davvero pochissimi gli utenti che ancora vi si connettono.
Gli operatori che ancora si appoggiano su tale rete
sono in genere Iliad (a causa dell’assenza del segnale 4G in determinate aree) e 3 Italia (il 4G è a pagamento, se non si vuole versare 1 euro al mese si naviga in 3G). Per questo motivo pensare ad una disattivazione completa del segnale appare una scelta/decisione veramente drastica, tutto lascia però pensare che l’andamento ci porti verso una soluzione molto simile.Un forte segno che tutte le aziende vogliono innovare e puntare proprio verso reti telefoniche più all’avanguardia, senza andare comunque a toccare il 2G o il 4G stesso (resteranno ancora perfettamente disponibili). Indubbiamente dobbiamo affrettare i tempi, in tanti altri stati europei l’innovazione corre decisamente più rapidamente che nelle nostre strade, è meglio non restare troppo indietro anche in questo campo.