Al giorno d’oggi siamo a conoscenza dei pericoli che derivano dall’abuso degli smartphone. Al pari della nocività del tabagismo siamo informati sui rischi che si corrono a causa delle radiazioni elettromagnetiche. Ormai è una certezza, un uso prolungato e scorretto dei dispositivi può provocare problemi alla salute.
Sulla questione è intervenuto anche il celebre programma TV “Le Iene” che dopo una attenta indagine ha svelato le tecniche di protezione contro i rischi di tumore cui si può incorrere con l’uso dei telefonini. Si sono presi in considerazione diversi aspetti, cui si è aggiunta la nuova lista nera dei telefoni che potenzialmente possono causare il cancro al cervello.
Telefoni con alte radiazioni (>1 W/Kg)
- Xiaomi Mi A1 – 1,75 W/kg
- OnePlus 5T – 1,68 W/kg
- Huawei Mate 9 – 1,64 W/kg
- Xiaomi Mi Max 3 – 1,58 W/kg
- OnePlus 6T – 1,55 W/kg
- HTC U12 Life – 1,48 W/kg
- Honor 8 – 1,5 W/kg
- Huawei P9 Plus – 1,48 W/kg
- Motorola Moto Z2 Play – 1,455 W/kg
- Xiaomi Mi Mix 3 – 1,45 W/kg
- Huawei GX8 – 1,44 W/kg
- P9 – 1,43 W/kg
- Nova Plus – 1,41 W/kg
- Google Pixel 3 XL – 1,39 W/kg
- OnePlus 5 – 1,39 W/kg
- Xiaomi Mi9 – 1,389 W/kg
- Apple iPhone 7 – 1,38 W/kg
- Huawei P9 Lite – 1,38 W/kg
- Sony Xperia XZ1 Compact – 1,36 W/kg
- HTC Desire 12/12+ – 1,34 W/kg
- Google Pixel 3 – 1,33 W/kg
- OnePlus 6 – 1,33 W/kg
- Apple iPhone 8 – 1,32 W/kg
- Xiaomi Redmi Note 5 – 1,29 W/kg
- ZTE Axon 7 Mini – 1,29 W/kg
- BlackBerry DTEK60 – 1,28 W/kg
- Honor 9 – 1,26 W/kg
- Apple iPhone 7 Plus – 1,24 W/kg
- Sony Xperia XZ Premium – 1,21 W/kg
- Honor 5C – 1,14 W/kg
- Sony Xperia X Compact – 1,08 W/kg
Il livello per il valore di potenza indicato esprime l’incidenza del segnale nelle vicinanze al corpo. In tal caso si fa riferimento al cosiddetto tasso di assorbimento specifico, altrimenti noto con l’acronimo di SAR. Indica la quantità di radiazioni in cui il corpo umano viene immerso considerando il cranio. In ogni caso, considerando le scale UE/US siamo entro i limiti ma è chiaro che uno smartphone con valore più basso espone l’individuo a rischi minori. Rischi che, tra l’altro, diminuiscono proporzionalmente al tempo speso online.