L’esplorazione spaziale oltre i confini del Sistema Solare potrà avvenire soltanto se superiamo gli attuali limiti tecnologici che ci confinano ancora sulla nostra Terra. I viaggi interstellari sono purtroppo una chimera per la nostra razza e un’eventuale viaggio verso Alpha Centauri, il sistema stellare più vicino a noi distante poco più di 4 anni luce, resta ancora nell’ambito della fantascienza.
Per raggiungere la stella più vicina al Sole, con le attuali tecnologie, servirebbero infatti servirebbero circa 165 mila anni viaggiando alla velocità massima consentita da un motore terrestre di 39.897 km/h (record dell’Apollo 10). Ma due fisici americani sono al lavoro per costruire un motore antimateria che potrebbe raggiungere il 40% della velocità della luce. Se facciamo bene i calcoli l’astronave con il nuovo propulsore dovrebbe viaggiare a 430 milioni di Km/h, ma i tempi per raggiungere Alpha Centauri sarebbe comunque di un decennio.
Tuttavia, se la base teorica è pronta da tempo, la tecnologia necessaria alla costruzione del primo motore alimentato ad antimateria necessita di consistenti fondi. Ad ogni modo e con il giusto impegno economico, un prototipo di veicolo spaziale ad antimateria si
potrebbe ottenere già entro il 2030. Per raggiungere Alpha Centauri, i fisici Jackson e Howe autori del progetto stimano che una sonda interstellare ad antimateria necessiti solo di 17 grammi di anti-idrogeno.Come sappiamo, l’antimateria è costituita da particelle aventi carica opposta alla materia convenzionale, e se tali entrano in contatto tra di loro si generano enormi quantità di energia dall’annullamento dei due atomi. Una riserva di energia enorme che potrebbe essere utilizzata come propellente per un veicolo spaziale. Tuttavia, allo stato attuale, l’antimateria può essere generata solo negli acceleratori di particelle a costi altissimi, ma almeno i due fisici ritengono di aver risolto il problema del contenimento di atomi che tendono ad annichilirsi a vicenda.
Si sta provando a reperire i fondi per l’avvio del progetto tramite una campagna di crowdfunding su Kickstarter. Per partire servono solo 200 mila dollari, mentre gli ulteriori investimenti necessari alla costruzione del prototipo sono stimati in circa 100 milioni di dollari. Rimaniamo comunque fiduciosi, poiché se lo sviluppo di tecnologie dedite all’esplorazione interstellare diventa una mera questione economica, allora presto potremo cercare una nuova casa nello spazio.