Gli utenti utilizzatori delle connessioni dati sono ormai milioni in tutto il mondo. Grazie alla diffusione di abbonamenti con sempre più giga messi a disposizione, la richiesta per soglie comprendenti il 4G ha conosciuto un vero e proprio incremento, soprattutto in Italia dopo l’arrivo del quarto e nuovo operatore nazionale. Ad oggi, quindi, tutti quanti navigano online attraverso lo standard sopra citato e sebbene se ne faccia un uso persino spropositato sono poche le persone che sono a conoscenza dei problemi che il 4G porta con sé.
L’attuale standard per le connessioni mobili, infatti, non è così perfetto come sembra: scopriamo perché.
4G: chi lo utilizza è potenzialmente soggetto ad essere hackerato
Grazie alle ricerche effettuate da due università e alla redazione di un report finale denominato “aLTEr Attack“, oggi è possibile sapere che il 4G presenta delle falle al suo interno. Secondo gli studi è stato evidenziato che alle fondamenta delle connessioni tre protocolli soffrono di un irrimediabile problema e questi sono proprio quelli che consentono la connessione del dispositivo alla rete, la relativa disconnessione e lo scambio di informazioni.
Attraverso questo gap, gli hacker riescono a generare attacchi sia di tipo attivo che passivo mettendo a repentaglio la sicurezza degli utenti che utilizzano il 4G. Purtroppo contro questa falla non si può effettuare alcuna operazione: lo standard è destinato a conviverci così come gli utenti che lo utilizzano. Per fortuna, però, il 5G e le future connessioni mobili non saranno caratterizzate da tutto ciò appena raccontato, grazie soprattutto al lavoro condotto dalle due università.