Gli eminenti esponenti dell’autorevole Istituto Superiore di Sanità confermano dati rassicuranti per gli esiti dei test sulle radiazioni elettromagnetiche. Il rischio che si possa contrarre un tumore è trascurabile in luogo dell’osservazione fatta nel periodo compreso tra il 1997 ed il 2017.
L’Istisan conferma che la maggior parte delle radiazioni che assorbiamo ogni giorno proviene dai dispositivi mobili. Ad ogni modo vi sono dei dati positivi derivanti dalla naturale predisposizione al processo di ottimizzazione della rete. Al tempo della sola connessione GSM 2G il rischio di incorrere in problemi di salute
poteva rappresentare un serio ostacolo al benessere. Ma con la predisposizione delle reti di tipo 3G e 4G il rischio è diminuito tra 100 e 500 volte. In vista della rete 5G le cose pare possano migliorare ulteriormente a causa di potenze medie inferiori.Ciononostante si devono prendere in considerazione anche alcuni altri aspetti cruciali ai fini della valutazione quantificata delle onde cui ci esponiamo. L’uso degli auricolari, infatti, diminuisce ulteriormente e nettamente il limite di esposizione. Anche il vivavoce concorre a ristabilire un equilibrio accettabile anche per uso prolungato del telefono.
Ulteriori considerazioni vertono sull’uso dei sistemi in modalità stand-by, ossia nella condizione in cui il telefono si ritrova a trasmettere anche a schermo spento e con processi in background. In taluni casi, contro ogni personale interpretazione generale, i segnali non sono pericolosi. Questi, difatti, sono talmente corti da non rappresentare un pericolo. Cosa che, peraltro, si traspone anche al contesto delle reti WiFi.