Per noi che quotidianamente stiamo sempre sui social o navighiamo in internet, è impossibile pensare che ci siamo ancora quasi 4 miliardi di persone che non hanno accesso a una rete o mobile o Wifi.
Come sappiamo il mondo dell’http ha permesso uno sviluppo socio.economico incredibile, andato a influenzare anche il mondo della comunicazione, dalla politica all’industria economica dell’e-commerce. Ovviamente questa problematica è data da una discrepanza dovuta a una pessima distribuzione di risorse e obiettivi.
Più di 40 paesi nel mondo sono in condizioni di povertà estrema, ampliato dalla rivoluzione tecnologica. Nei paesi del sud America, dell’Africa e dell’estrema Asia, un numero inimmaginabile di utenti non ha nemmeno uno smartphone o un telefono con caratteristiche essenziali.
Il divario è anche più grande internamente per quanto riguarda il gender : sempre più le donne rispetto agli uomini che non posseggono un mezzo di comunicazione in grado di connettersi alla rete.
Molti ritengono che l’accesso a Internet dovrebbe essere garantito come diritto umano, come afferma Merten Reglitz, per poter così permettere a ciascun individuo una vita con condizioni che sfiorino almeno la sufficienza.
La stessa ritiene, che questo diritto, che ora diritto non è, è possibile porlo in comparazione a quello della salute. Mancano le infrastrutture adatte, la gusta ed equa distribuzione del capitale, che si collega anche ad altre problematiche, di cui questa tecnologica risulterebbe la minore come gravità.
E’ indispensabile dunque, permettere in un futuro prossimo uno sviluppo, per permettere anche un incremento mondiale di ulteriori condizioni necessarie per l’uomo.