Con il 5G alle porte per gli utenti e per gli operatori, tutto il mondo è in subbuglio per ciò che porterà la nuova rete. Sappiamo che già alcune compagnie hanno iniziato a proporre le prime timide offerte per i clienti per battere sul tempo i propri rivali.
Molti gestori hanno fatto “squadra” per portar avanti una rete condivisa per fronteggiare meglio i competitor e per far fronte alle ingenti spese avute per la costruzione delle infrastrutture. Per Tim e Vodafone si parla di una quota di oltre 2,4 miliardi di Euro cadauno sui 6,5 miliardi totali investiti per la spesa.
Seppur può spaventare, alcune aziende hanno iniziato a rivoluzionare il mercato dal punto di vista tecnologico pensando addirittura al 6G. E’ il caso di Huawei, noto brand famoso per i device di telefonia mobile così come per i ponti radio, modem e infrastrutture per le telecomunicazioni. Anche nei centri finlandesi e cinesi si sta iniziando a parlare della rete del “dopo-domani”, per essere pronti e preparati a ciò che il mondo, fra dieci anni, saprà offrirci.
6G: la rivoluzione con un sentore di “fantascienza”
Immaginare già adesso tutte le potenzialità che il 6G ci porterà ha un “profumo” quasi fantascientifico; cosa offrirà la nuova rete è tutto da vedere. Dall’università di Oulu, il capo del team di sviluppo sul 6G, Mika Rantakokko, ha dichiarato che la nuova connessione sarà così importante da fondere inevitabilmente il reale con il virtuale.
Si parla infatti di un’intelligenza artificiale che sarà in grado di pensare, controllare, immagazzinare informazioni, conoscere i nostri gusti, prendere decisioni al posto nostro, e tanto altro ancora. Pensiamo allo shopping o al turismo in chiave 6G: non ci saranno limiti all’interattività.
Infine pensiamo agli ologrammi: sì, avete letto bene. Definite inizialmente come “ombre digitali”, avranno interfacce che si apriranno davanti a noi (sì, come nei film o nelle serie TV). Sfrutteranno la latenza pari a 0, il cloud illimitato e gli archivi digitali che stiamo creando in questi anni. Le parole chiave secondo il CEO di Ericsson sono “livello estremamente basso di consumo energetico” e “portata illimitata”.