Le promesse lasciano il tempo che trovano per uno Stato in cui la crisi di governo ha assunto proporzioni gigantesche. L’idea iniziale era stata quella di dire stop alle tasse sul possesso di auto e televisore. Perché pagare per una cosa che abbiamo già pagato di tasca nostra? La domanda fa infuriare gli italiani, ora costretti a fare i conti con la cruda realtà dei fatti. Bollo e canone
resteranno così come sono, e c’è un motivo ben preciso.Avete idea di quanto lo Stato guadagni a fronte delle nuove immatricolazioni e per l’acquisizione di apparecchi radioricevitori per il Digitale Terrestre? Nel primo caso si stimano oltre 6 miliardi di euro mentre per il canone TV la quota si assesta a circa 1,5 miliardi di euro. Una cifra sbalorditiva a cui lo Stato non rinuncerà facilmente. Mentre per i canali RAI il canone potrebbe aumentare in luogo della concessione del nuovo standard avanzato DVB T2, per il bollo auto la cosa potrebbe precipitare.
La decisione di conferire maggiore autonomia alle Regioni applica il sistema del metodo compensativo, secondo cui ogni amministrazione potrà decidere di aumentare o restringere i costi sulla base delle proprie esigenze. Ciò significa che chi si trova a pagare una certa quota potrà osservare un restringimento del prezzo oppure un aumento, dipendentemente dal volere delle singole istituzioni pubbliche locali.