La missione di deflessione degli asteroidi dell’Agenzia spaziale europea è un successo.
Hera – “la prima astronave in assoluto dell’umanità a visitare un doppio asteroide” – è stata messa in luce per la costruzione e il lancio come parte delle più ampie iniziative di difesa planetaria dell’organizzazione.
Chiamato così per la dea greca del matrimonio, Hera si dirige attraverso lo spazio, navigando autonomamente fino a 218 metri dal più piccolo dei due planetoidi: Didimo B largo 350 piedi, affettuosamente noto come “Didymoon”.
Piccoli asteroidi colpiscono la Terra quasi ogni giorno, ma la maggior parte si rompono e bruciano nell’atmosfera superiore, senza lasciare tracce riconoscibili sul nostro mondo. Oggetti più grandi di 0,6 miglia – come la meteora di Chelyabinsk, causati da un asteroide vicino alla Terra di circa 22 iarde – possono avere effetti devastanti.
Nella speranza di evitare il disastro, la NASA ha recentemente iniziato a sviluppare un veicolo spaziale per colpire gli asteroidi e metterli fuori rotta per il nostro pianeta.
Il test di reindirizzamento a doppio asteroide, o DART, è impostato per essere la prima missione spaziale a dimostrare la deflessione di asteroidi da un dispositivo di simulazione cinetico (ovvero colpire il satellite per spostare la sua orbita).
ESA: i le missioni progettate per il futuro
Nell’ottobre 2022, l’imbarcazione delle dimensioni di un frigorifero dovrebbe navigare verso il sistema di asteroidi e utilizzare un sistema di targeting autonomo a bordo per mirare al Didymoon.
È allora che iniziano i fuochi d’artificio: DART colpisce il planetoide a una velocità nove volte più veloce di un proiettile – circa 3,7 miglia al secondo – scuotendolo in modo leggermente sbilanciato.
Gli osservatori terrestri possono quindi vedere l’impatto e osservare il cambiamento nell’orbita di Didymos B attorno a Didymos A, consentendo agli scienziati di “determinare meglio le capacità di impatto cinetico come strategia di mitigazione degli asteroidi”, secondo la NASA.
A causa di un lancio nell’autunno del 2023, e destinato a raggiungere il suo obiettivo tre anni dopo, Hera navigerà in tre diverse modalità man mano che si avvicina al sistema binario di asteroidi.
Due CubeSat a bordo possono volare molto più vicino alla superficie, effettuando studi scientifici prima di atterrare.
“Osservazioni ravvicinate trasformeranno la deflessione degli asteroidi in una ben nota tecnica di difesa planetaria”, ha affermato l’ESA.
DART e Hera fanno entrambi parte della missione internazionale Asteroid Impact and Deflection Assessment (AIDA).