I meteorologi statunitensi si schierano contro la diffusione della rete 5G perché ritengono che disturba la corretta rilevazione delle condizioni meteo nella bassa atmosfera. A tal proposito propongono di porre limiti rigorosi alle frequenze utilizzate dal 5G, poiché alcune bande radio non devono subire interferenze nello svolgimento di previsioni meteorologiche.
Le frequenze del 5G sono ritenute troppo vicine a livello di banda a quelle sfruttate dai satelliti per le osservazioni meteo, e l’interferenza ne inficia potenzialmente l’accuratezza. Pertanto, se fosse adottato un nuovo standard di riferimento, la National Oceanic and Atmospheric Administration (NOAA) e la Federal Communications Commission (FCC) ne uscirebbero soddisfatte.
5G: frequenze accusate di disturbare le previsioni meteo
Lo scontro tra le frequenze del meteo e del 5G è sulla banda dei 23,8 GHz, più o meno corrispondente al debole segnale radio inviato dal vapore acqueo e raccolto dai vari satelliti per calcolare l’umidità. Purtroppo a questa frequenza corrisponde anche il segnale del 5G e in particolari condizioni le due onde sono indistinguibili.
Secondo la NASA e ill NOAA, determinate frequenze 5G potrebbero causare problemi anche nella rilevazione precisa di uragani e altre tempeste molto frequenti in USA, e sappiamo tutti quanto sono devastanti quando toccano terra.
I merito Jim Bridenstine, amministratore NASA, aveva già commentato il problema, evidenziando che “senza delle previsioni accurate e tempestive su questi fenomeni distruttivi non è possibile evacuare la popolazione prime di subire le conseguenze“.
Un paradosso su una tecnologia che dovrebbe facilitare una trasmissione dati più potente ed accurata piuttosto che interferire con altre attività umane.