Rete 3G, 4G, 5G ed ora addirittura 6G. Non è solo una questione di numeri. L’identificativo per la nuova infrastruttura del futuro porta con sé alcune considerazioni importanti che per molti suonano come qualcosa da delegare alla fantascienza. Abbiamo pensato la stessa cosa per l’attuale network di quarta generazione mentre stiamo per assorbire il colpo della rivoluzione 5G.
Il concept della nuova rete ruote attorno ad una serie di componenti tecnologiche e sistemi in simbiosi con l’Intelligenza Artificiale
e la realtà aumentata ad ologrammi. Al riguardo si offre spazio al concept della cosiddetta “ombra digitale”, una componente in grado di interagire a tu per tu con l’essere umano in qualità di assistente. Può essere il proprio personal shopper di abbigliamento, un barista, un bibliotecario e molto altro ancora.In merito a questo argomento si è espresso il capo del progetto sviluppo 6G, Mika Rantakokko dell’autorevole Università di Oulu. Ha dichiarato che la nuova connessione sarà determinante per fondere le esperienze di connettività standard con gli ambienti virtuali.
Non ci saranno limiti all’interattività, grazie a sistemi di archiviazione digitale illimitata in cloud aventi zero latenza. La promessa di un ambiente interattivo sicuro ed a basso impatto energetico riscriverà le sorti dell’esperienza utente in una sorta di scenario che al momento sembra davvero impossibile ma che diventerà realtà entro il prossimo decennio per opera di grandi multinazionali come Huawei ed Ericsson.