La piattaforma di e-commerce Amazon, in seguito ad alcune proteste che più avanti vi spiegheremo, ha deciso di eliminare dalla vendita alcune decorazioni natalizie, reputate inquietanti.
Più precisamente si tratta di alcune decorazioni natalizie a tema Auschwitz, città in cui durante la Seconda Guerra Mondiale, risiedeva un importante campo di sterminio tedesco. Dopo la piattaforma di streaming Netflix, le accuse passano ora ad Amazon, ecco i dettagli.
In seguito alle proteste via Twitter del Memoriale e museo di Auschwitz, campo di sterminio della Germania nazista, situato in Polonia, la piattaforma ha deciso di ritirare una serie di ornamenti natalizi che mostravano immagini di un ex campo di concentramento. Il tweet in questione, del profilo “Auschwitz Memorial” è stato condiviso moltissimo dagli utenti in tutte le piattaforme e invitava il rivenditore a rimuovere la merce, considerata “inquietante ed irrispettosa”.
Un portavoce del colosso di Seattle ha riportato al New York Times che i prodotti sono stati rimossi e che “tutti i venditori devono seguire le nostre linee guida di vendita e coloro che non lo faranno saranno soggetti all’azione, inclusa la potenziale rimozione del loro account“. Gli oggetti in questione, inclusi edifici dove erano imprigionati gli ebrei con tanto di filo spinato, spiega la BBC, comprendevano decorazioni natalizie, degli apribottiglia e anche un tappetino per mouse.
In seguito al tweet di proteste della scorsa domenica, il memoriale di Auschwitz aveva successivamente pubblicato un nuovo tweet per avvertire che la questione “purtroppo, non è ancora finita”. Moltissimi utenti hanno criticato la piattaforma per non essersi accorta che questi venditori stavano proponendo della merce considerata offensiva da milioni di altri utenti.