Una bufala davvero surreale circola tra le persone, non importa che siano al bar davanti a un caffè o sui vari social network, e riguarda il recente obbligo di dotarsi di seggiolini anti abbandono nelle nostre auto. Secondo alcune teorie come al solito campate in aria, la tecnologia dei dispositivi anti abbandono esporrebbe a radiazioni elettromagnetiche eccessive i nostri bambini, cuocendoli come in un tegame al microonde.
Detto che questa testata si è occupata spesso di temi circa la pericolosità delle onde elettromagnetiche emesse da antenne e smartphone, ci sembra un insulto soltanto ipotizzare che tali dispositivi possano recare un danno alla salute dei bambini. Ma si sa, sui social come al bar, disinformare è uno sport molto godibile e, in alcuni casi, molto redditizio.
Sul web si sostiene la correlazione tra le moratorie al 5G respinte in Parlamento con i seggiolini conformi al nuovo standard di sicurezza, osservando che l’allarme connesso allo smartphone per ricordare il bambino ancora a bordo emetta radiazioni pericolose. Che poi il conducente o un altro passeggero passino il tempo in auto connessi ai social network diffondendo le fantomatiche onde poco importa.
Come riporta il sito del Ministero, invece, tali dispositivi non devono necessariamente interagire con uno smartphone via bluetooth, quanto piuttosto devono allarmare il conducente in maniera autonoma tramite segnale sonoro o visivo udibile sia all’interno che all’esterno del veicolo.
Precisazioni ministeriali a parte, la bufala purtroppo corre più veloce della smentita e la disinformazione trova sempre terreno fertile nelle paure delle persone non aggiornate sull’argomento. Il problema è che tra quelli che alimentano la diffusione della falsa notizia solo pochi capiscono che le bufale sul web servono ad alimentare i profitti di qualcuno.